Una delle prerogative di Progetto Primo Salto è quella di far riscoprire ai bambini semplici giochi che fanno parte della nostra tradizione e che costituiscono una risorsa importantissima per la loro crescita motoria.
La nostra speranza è di vedere i bambini ripetere questi giochi fuori dal contesto della palestra, al parco, con gli amici per mantenere viva la passione del gioco e del divertimento non necessariamente contestualizzato alla competizione e all'agonismo sportivo.
Materiale necessario per il gioco: un pezzo di stoffa che simboleggia la bandiera da rubare.
Devono esserci 2 squadre (ad esempio: squadra Rossa e squadra Blu) composte dallo stesso numero di giocatori.
L'oggetto del gioco, che deve essere rubato, è una bandiera (generalmente rappresentata da un pezzo di stoffa).
Consideriamo un campo da gioco in cui nel centro c'è il "banditore", ovvero: colui che tiene la bandiera e che chiama i giocatori (che sono numerati in ordine crescente e in modo uguale per ogni squadra; ad esempio: sia la squadra rossa che quella blu hanno gli stessi numeri e quindi i giocatori sono numerati dall'1 al 10), mentre ai lati del "banditore" ci sono le due squadre schierate in riga una difronte all'altra. Quindi: il campo da gioco è come un quadrato con un lato vuoto.
Dal punto in cui è situato il "banditore" parte una linea (che di solito è immaginaria) che separa le zone delle due squadre.
Questa linea ricopre un ruolo molto importante nello svolgimento del gioco. Infatti: quando il banditore chiama un numero che corrisponde a due giocatori (uno di una squadra e uno di un'altra) questi devono correre verso il banditore a prendere la bandiera, senza però sorpassare la linea di separazione, altrimenti il punto viene dato alla squadra avversaria.
Quando il banditore chiama i numeri, il giocatore che prende la bandiera per primo scappa verso la propria squadra e fa punto nel momento in cui supera di poco la riga della propria squadra. In questo caso: il giocatore avversario può superare la linea di separazione, perché deve rincorrere l'altro giocatore e cercare di toccarlo prima che arrivi nella zona dopo la sua squadra, in modo tale da fare punto ed evitare che lo faccia l'altro.
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