lunedì 28 marzo 2011

Filastrocca o la conta: così comincia il gioco

Tre civette sul comò che facevano l'amore con la figlia del dottore....alzi la mano chi non sapeva a mente questa filastrocca? I nostri giochi cominciavano così...si decideva a chi toccava contare a nascondino o chi stava in porta nelle partite di pallone dei nostri interminabili pomeriggi di gioco. 

La parola filastrocca deriva dal termine popolare toscano filastroccola.
Si comprendono sotto questo nome canzonette e formule cadenzate (dialogate, interrogative, narrative, ecc.) recitate dai fanciulli o dagli adulti per divertire i bambini.
Sono ordinariamente un’accozzaglia di sillabe, di parole, di frasi, che talvolta riproducono indefinitamente lo stesso motivo; accompagnano il gioco del sorteggio in cui uno dei fanciulli canticchia la formula toccando a ogni sillaba o cadenza una parte del corpo o del viso dei compagni, i quali escono dal cerchio o si ritirano per subire la penitenza. 

L'alternativa alla filastrocca è " la conta" (anche questa di orgine toscana). Nel gioco, o anche in altre occasioni in cui si debba estrarre a sorte fra i componenti di un gruppo, "fare al tocco" o "a chi tocca", significa designare quello tra i presenti che dovrà fare una determinata cosa, affidando la scelta alla sorte. Si procede così: ciascuno dei presenti, disposti in cerchio, allunga la mano aprendo quante dita vuole; uno fa la somma di tutte le dita presentate e poi conta fra i partecipanti fino ad arrivare a quel numero ; colui che viene toccato per ultimo è il designato.

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