giovedì 28 febbraio 2013

Divertimento sì, ma con il rispetto delle regole

Progetto Primo Salto è un corso dove la parola d'ordine è il divertimento del bambino. Tuttavia tale divertimento è inquadrato in regole che i bambini stessi devono rispettare. Il nostro obiettivo è di permettere loro un graduale passaggio dalla posizione di bambino piccolo che è dipendente e narcisista, tutto concentrato su di sé e sui propri bisogni e che si aspetta tutto dagli altri, alla posizione di bambino che si rivolge agli altri, che sa cogliere i bisogni degli altri diversi dai suoi, che sa occuparsi degli altri, che sa stare con gli altri.
Regole e "no" aiutano in questo cammino:

* Le regole danno sicurezza e contenimento: aiutano il bambino ad orientarsi nella realtà, a riconoscere che ci sono dei limiti, a capire fin dove può spingersi e dove fermarsi. Questo lo aiuta a muoversi nel mondo, nonostante le esperienze che dovrà inevitabilmente fare è importante che abbia dei riferimenti chiari;
* Le regole esterne diventano regole interne: le regole e i limiti posti dall’esterno diventano via via regole e limiti interni, interiorizzati, e permettono al bambino di acquisire più facilmente autonomia, autocontrollo, morale interna
* I “no” permettono di sperimentare la frustrazione: le regole e i no fanno crescere perché permettono al bambino di sperimentare la frustrazione e di abituarsi a fare i conti con essa. Non è possibile che nel futuro dei nostri figli vi sia sempre la piena e completa soddisfazione di loro desiderio. Incontreranno sicuramente delle frustrazioni, dei divieti, delle cose che non possono fare o non possono avere, e devono abituarsi a tollerare tutto ciò;
* Non è possibile avere tutto e subito, occorre sapere aspettare / sapere rinunciare / saper guadagnare: i no trasmettono al bambino che non è possibile avere tutto e subito: certe cose si possono avere ma ci vuole del tempo, bisogna saper aspettare e certe cose vanno conquistate, guadagnate;
* I no danno valore e significato ai sì: senza l’esperienza della mancanza e della frustrazione tutto viene dato per scontato, per acquisito, non c’è più desiderio, e questo produce un profondo senso di noia (che è un male molto diffuso nella gioventù di oggi), una mancanza di desiderio, un impoverimento delle emozioni (il gusto di raggiungere finalmente qualcosa che si è tanto desiderato viene meno);
* Il limite mi fa scoprire che ci sono altri al di fuori di me: mi costringe a decentrarmi. Il limite aiuta il bambino a rendersi conto che non c’è soltanto lui con le sue esigenze: “ci sono anche gli altri e gli altri sono diversi da me, quindi inevitabilmente pongono dei limiti a me e alla mia libertà e io devo saper tollerare questo. Il no mi fa capire che c’è qualcun altro con cui mi devo confrontare e non solo qualcun altro che soddisfa tutti i miei desideri; mi aiuta cioè  a spostare l’attenzione da me stesso agli altri e ai bisogni degli altri che dovrò armonizzare con i miei. L’altro non è soltanto colui che soddisfa i miei bisogni, ma è un soggetto con i suoi bisogni, con le sue esigenze, che devo rispettare, rispetto a cui devo riconoscere i limiti”. 

lunedì 25 febbraio 2013

Crescere giocando.

Il bambino che avrà giocato molto avrà fatto molte esperienze positive tali da arginare eventuali problemi negativi del suo sviluppo. I bambini che hanno giocato poco potranno incontrare più problemi a scuola, perché non avendo vissuto l’esperienza del successo attraverso il gioco, avranno poca fiducia di successo negli altri campi.

Lanciare, correre, saltare sono dei movimenti spontanei dell’uomo. Basta provare a lanciare una palla ad un bambino per rendersi conto che il suo primo profondo desiderio è quello di bloccarla, di toccarla, di rilanciarla con le mani o con i piedi. Nel vedere lo stesso bambino correre in un prato, rotolarsi a terra, rialzarsi e ricominciare a correre, ci rendiamo conto che il suo scoprire il mondo passa attraverso quei movimenti ludici. Egli sta giocando, e così s’impadronisce di quello spazio scoprendo le possibilità d’azione che ha su di esso.
Quando vediamo i bambini giocare pensiamo che sia ovvio, che l’attività infantile coincida con il gioco e viceversa. Non solo i bambini giocano, anche gli adulti giocano, così come giocano gli animali, siano essi cuccioli che adulti.

martedì 19 febbraio 2013

Pensieri da bordo campo.....

Sfortuna....destino....chiamatelo come volete...ma oggi mi ritrovo a bordo campo con un tendine d'achille rotto a guardare da spettatore i meravigliosi bambini di Primo Salto. Che voglia di stare li con i miei compagni di avventura, gli altri istruttori che stanno guidando alla grande la nostra truppa.
L'occasione mi permette però di girare tra i genitori condividendo la loro gioia nello stare tutti insieme in palestra. Siamo davvero una famiglia meravigliosa! P.s. aspettatemi che torno presto.....(Claudio Doretti).


" Ci vuole una vita intera per tornare bambini e avere il coraggio
di pensare di nuovo pensieri da bambini "

(Goram Tunstrom)

lunedì 11 febbraio 2013

3° Edizione Primo Salto in maschera

Primo Salto in maschera è sempre qualcosa di eccezionale.....un momento di divertimento e gioco che coinvolge grandi e bambini....tutta la nostra grande famiglia!

venerdì 8 febbraio 2013

Poesia di carnevale...la sorpresa nel finale!

E' il giorno di Progetto Primo Salto in maschera. Dedichiamo a tutti i bambini una filastrocca dei "tempi passati", quando invece che da Ben Ten o da Winx ci si vestiva da Arlecchino e Colombina.
A tra poco.....



Finalmente è carnevale

Ogni scherzo adesso vale,
sono giorni d'allegria
tutto è gioia e simpatia.
C'è letizia dentro i cuori
tutti i bimbi vanno fuori,
delle maschere è la festa
Arlecchino sempre in testa.
Più degli altri poverello
ma il vestito suo è il più bello,
di colori e luce pieno
sembra sia l'arcobaleno.
E' da sempre squattrinato
ma in amore fortunato,
ama quella mascherina
che si chiama Colombina.
E felice lui saltella
abbracciato alla sua stella,
è l'amico dei bambini
al suo cuor sempre vicini.
Noi oggi si fa festa
Primo Salto in palestra!!!!!!

giovedì 7 febbraio 2013

Primo Salto in maschera...facciamo un pò di storia del Carnevale

Il Carnevale è tradizionalmente il periodo che precede la quaresima ed è festeggiato con feste mascherate, sfilate di carri allegorici, danze. 

Si conclude il giorno di martedì grasso, che precede il mercoledì delle ceneri, primo giorno di quaresima.

L'etimologia della parola Carnevale è tuttora molto discussa: potrebbe derivare da Carna-aval o da carnevale (un invito a non mangiare carne), o ancora, da Carnalia (feste romane in onore di Saturno), oppure da carne-levamen o dall'espressione medievale carnem-laxare (cioè fare digiuno, astinenza). 

Di sicuro le origini di questa festa sono religiose. Apprendiamo, dalle testimonianze storiche, che le maschere erano utilizzate dall'uomo fin dal Paleolitico, quando gli stregoni, durante riti magici e propiziatori, indossavano costumi adornati di piume e sonagli e assumevano aspetti terrificanti grazie a maschere dipinte, nell'intento di scacciare gli spiriti maligni. 

Ma è soprattutto nel mondo romano, dove si svolgevano feste in onore degli dei, che possiamo ritrovare le origini del nostro Carnevale. Nell'antica Roma i festeggiamenti in onore di Bacco, detti Baccanali, si svolgevano lungo le strade della città e prevedevano già l'uso di maschere, tra fiumi di vino e manifestazioni danzanti. Famosa era, anche, la festa di Cerere e Proserpina, che si svolgeva di notte, in cui giovani e vecchi, nobili e plebei si univano nel ritmo dei festeggiamenti. 

Durante il Medioevo e il Rinascimento i festeggiamenti in occasione del Carnevale furono introdotti anche nelle corti europee ed assunsero forme più raffinate, legate anche al teatro, alla danza e alla musica.

Cinquecento anni fa gli attori della commedia dell’ arte crearono le maschere personaggio, dal servo sciocco e dall’intrigante nacquero maschere come Arlecchino e Brighella.
In teatro mantennero a lungo questa caratteristica, finche’ il declino della Commedia dell’ Arte li allontano’ pian piano dai palcoscenici per limitare la loro presenza nei teatri dei burattini e nelle sfilate di carnevale. 

Ancora oggi il Carnevale rappresenta un'occasione di divertimento che si esprime attraverso il travestimento, le sfilate mascherate, le feste. Sono cambiati i costumi ma non il gusto di divertirsi.

Bambini tocca a voi...Progetto Primo Salto si mette in maschera!!!

sabato 2 febbraio 2013

Piccoli da sogno....il fascino di Primo Salto I livello

Meravigliosi i nostri piccoli; queste le immagini dei primi allenamenti di Progetto Primo Salto I livello bambini nati nel 2007-2008 ( e alcuni 2009).

Talvolta ci si chiede il perchè di tante fatiche....????? Beh basta dare un'occhiata a queste immagini.

Sono i bambini a darci la risposta con i loro sorrisi e la gioia del loro gioco.