Visualizzazione post con etichetta salute. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta salute. Mostra tutti i post

mercoledì 13 marzo 2013

Proteggiamo la schiena dei bambini

La colonna vertebrale dei bambini è progettata per il movimento e il fatto di bloccarla a lungo in un’unica posizione, anche se è corretta, la danneggia.
I bambini che si muovono spesso sono quelli che, istintivamente, danno sollievo alle loro strutture. Ci si dovrebbe preoccupare quando, affascinati da un videogioco, rimangono immobili nella stessa posizione incurvata in avanti, col collo proteso e la mascella contratta, per più di mezz’ora. E’ una postura che provoca danni alla colonna vertebrale e induce mal di schiena anche in bambini piccoli.
La maggior parte dei danni alla schiena nei bambini nasce dalla postura scorretta da seduti, soprattutto quando mantenuta a lungo.
Progetto Primo Salto indica tre punti fondamentali per salvaguardare la salute della schiena dei nostri figli:
- il movimento è la prevenzione fondamentale delle malattie che colpiscono la colonna vertebrale. Favorisce lo sviluppo muscolare e l’elasticità da cui dipende la salute della schiena. I ragazzi che non hanno problemi specifici, trarranno giovamento dalla pratica di qualsiasi attività motoria. E avranno una maggiore consapevolezza del proprio corpo, che li renderà, per tutta la vita, istintivamente attenti a ciò che nuoce o danneggia;
- la postura corretta che è “figlia” del movimento. Infatti, l’abitudine all’attività fisica coinvolge la respirazione e la postura corretta quando sono in piedi o seduti;
- il controllo costante del peso è fondamentale perché la loro schiena non ha ancora la robustezza per sopportare chili in più.
Se il bambino accusa mal di schiena o si ha il minimo dubbio, è necessaria una visita da un medico specialista della colonna vertebrale. Le patologie che colpiscono la schiena, soprattutto nella pubertà, si evolvono in maniera rapidissima. Dunque diagnosticarle subito permette di risolverle definitivamente e senza interventi impegnativi.

martedì 24 maggio 2011

Nei bambini di oggi meno muscoli e più grasso

Non sono bastati gli spinaci di Braccio di Ferro. I bambini di oggi, rivela uno studio pubblicato su Acta Paediatrica, sono meno forti dei loro coetanei di 10 anni fa. Hanno meno muscoli e più grasso.

«Ecco succede ai bambini quando smettono di arrampicarsi sugli alberi, sulle funi e di giocare all'aperto», commenta Gavin Sandercock, cardiologo dell’Università dell’Essex, in Gran Bretagna. Il medico inglese ha confrontato i dati raccolti nel 2008 e nel 1998 su oltre 300 bambini di 10 anni di Chelmsford, nell’Essex. In un decennio, la forza delle mani, quella necessaria a reggersi sui rami, è diminuita del 7%. Giù pure del 26% la forza delle braccia, calcolata in base al tempo trascorso penzoloni attaccati a una sbarra con le braccia piegate e il mento all'altezza dei pugni. Infine, il numero di esercizi per gli addominali completati in 30 secondi è sceso del 27%.

«Il calo della forza muscolare dei nostri bambini è davvero impressionante», commenta Sandercock. «La forza dei muscoli dei bambini è andata progressivamente aumentando nei Paesi sviluppati fino agli anni ’80. A quel punto, è iniziato un declino costante». Inoltre, i bambini del 1998 e del 2008 avevano stessa altezza e stesso peso: questo significa che la massa muscolare è diminuita a vantaggio di quella grassa. Colpa della sedentarietà (troppo tv, troppo computer) ma anche dell’educazione dei genitori, che spesso limitano il movimento dei figli per paura che si facciano male. Anche se i dati dicono che, sempre in GB, tra il 2000 e il 2006 le cadute dagli alberi sono diminuite, mentre sono aumentato quelle dal letto

E in Italia? La situazione non è molto diversa. Secondo gli ultimi dati Istat e Coni, tra il 2009 e il 2010 i bimbi di 6-10 anni che fanno sport sono aumentati: 100mila praticanti in più. «Ma fare sport due o tre volte la settimana non basta assolutamente, se per il resto della giornata l’alimentazione e l’attività fisica sono inadeguati», spiega Marcello Faina, direttore del dipartimento di scienze dello sport dell’Istituto di medicina e scienza dello sport del Coni. «La massa muscolare è la vera responsabile del metabolismo basale, cioè di quanto il corpo consuma stando a riposo. Il grasso non ha nessun ruolo nel dispendio energetico. Se si abbassa il metabolismo basale, a parità di calorie assunte con il cibo, si tenderà inevitabilmente a ingrassare per il resto della vita».

venerdì 1 aprile 2011

Sole, primavera e un pò di stanchezza

Martedì ore 18,00 siamo entrati in palestra e c'era qualcosa di diverso....già....ci eravamo scordati di accendere le luci ....dalle vetrate della nostra palestra entrava la luce di un sole meraviglioso. Miracoli di primavera e del cambio di fuso orario.

Le giornate si sono allungate, le temperature alzate e il sole ci trasmette tanto entusiasmo, eppure......
I bambini sembrano un pò  stanchi, apatici, talvolta più capricciosi. Niente di grave, è tutto nella norma! Chi lavora da tanto con i bambini sa benissimo che rientra nella cosiddetta sindrome di primavera che genera uno stato di malessere generalizzato (e non sempre riconducibile a una vera e propria causa) che tende a presentarsi, soprattutto, durante le prime settimane di primavera.
Non si tratta di una patologia ma piuttosto di una serie di concause tra i quali l'allungarsi delle giornate e i frequenti sbalzi di temperatura.

L’organismo deve adattarsi ai nuovi ritmi e ha bisogno di tempo per farlo. L’importante, per quanto possibile, è cercare di assecondarlo.


Secondo i pediatri, per alleviare gli effetti della sindrome di primavera è fondamentale non trascurare il sonno e l'alimentazione. I bambini dovrebbero dormire almeno 8-9 ore al giorno e riposare bene. 
La stanchezza primaverile può anche indicare che l’attività del metabolismo del bambino è rallentata, specialmente se mangia in modo un pò sregolato, tende al sovrappeso e più in particolare la sua alimentazione è ricca di zuccheri raffinati e alimenti grassi. Cerchiamo quindi di riequilibrare la dieta: carni bianche e ancora meglio del pesce, soprattutto quello azzurro, tanta frutta e verdura di stagione, possibilmente crude. Come spuntino fuori pasto, anche nel latte o nello yogurt, un pò di frutta secca (tre pezzi al giorno): noci, mandorle e nocciole danno energia.

I bambini in sovrappeso, soprattutto, andrebbero esortati al consumo di frutta di stagione come banane, fragole, pesche, albicocche, ciliege, angurie. Anche il gelato alla frutta va bene

sabato 5 marzo 2011

Un quiz da fare con il tuo bambino

Il Ministero della Salute propone un quiz "Quale delle tre in moto" rivolto ai bambini: perché è importante fare attività fisica? E quale, e quando? Questo quiz ti permette di scoprirlo: proponi al tuo piccolo queste domande, poi controlla se ha risposto correttamente! Clicca qui per fare il test

sabato 14 agosto 2010

I bambini sedentari s'addormentano con maggiore difficoltà.

… ogni ora di inattività durante il giorno si traduce in tre minuti in più di veglia.

Uno studio scientifico ha dimostrato quello che noi genitori già da tempo empiricamente conosciamo: i bambini che durante il giorno sono attivi, che giocano molto con giocattoli che incitano all’attività fisica, s’addormentano con meno difficoltà di notte.
Questo studio, pubblicato nella rivista scientifica “Archives of Disease in Childhood”, dimostra anche il caso contrario, ovvero che i bimbi più sedentari hanno maggiori difficoltà ad addormentarsi. Infatti, i dati raccolti dallo studio, mostrano come ad ogni ora di inattività durante il giorno si traduca in tre minuti di vigilia all’ora della buonanotte.
Gli scienziati che hanno condotto la ricerca enfatizzano soprattutto l’importanza dell’attività fisica nei bambini, non solo perché così si mantengono in forma e controllano il loro peso e la loro salute cardiovascolare, ma anche perché l’attività fisica promuove un sonno corretto.
Sotto la direzione di E.A. Mitchell, del Dpto. Di Pediatria dell’Università di Auckland (Nuova Zelanda), l’equipe scientifica analizzò 519 bambini con età media di 7 anni. Servendosi di differenti questionari, valutarono le abitudini del sonno dei bambini e l’esistenza di eventuali problemi all’ora di addormentarsi.
Inoltre, per ottenere dati più obiettivi, collocarono un dispositivo in un polso di ogni bambino che, attraverso la registrazione dei movimenti, apportò agli investigatori dati sulla quantità di attività fisica realizzata durante il giorno e le ore di sonno.

Un bimbo fisicamente stanco dorme meglio.

I ricercatori hanno provato, analizzati i dati disponibili, che i bambini mediamente tardavano 26 minuti in addormentarsi e l’estate è la stagione in cui è per loro più difficile conciliare il sonno.
La ricerca inoltre dimostrò che i bambini più attivi erano quelli con meno problemi ad addormentarsi. Infatti, a quanta pìù attività fisica (e quanto più dispendiosa energeticamente) tanto minore era il tempo trascorso tra l’andare a coricarsi e l’addormentarsi. Il contrario, invece, nel caso di bambini poco attivi fisicamente.
Inoltre, i ricercatori sottolineano come i bambini più attivi siano anche quelli che più ore dormono.

lunedì 2 agosto 2010

Perché i bimbi sono sempre più grassi?

Colpa dello stile di vita, che negli ultimi 50 anni è completamente cambiato. La popolazione, infatti, è diventata sempre più sedentaria (dati preoccupanti sono quelli dell'ISTAT che segnala un aumento della popolazione sedentaria dal 37,5% del 1995 al 41% del 2006) a causa della marcata urbanizzazione e della grande diffusione dei mezzi di trasporto; contemporaneamente ad un tipo di alimentazione inadeguata sia dal punto di vista della quantità che della qualità.

L'attività motoria rappresenta un elemento fondamentale della crescita pscico-fisica dei più piccoli, nonché uno strumento primario per la tutela della salute dei giovani e meno giovani; quindi esercizio fisico inteso come un'arma per combattere il rischio di obesità e sovrappeso che accomuna tanti piccoli italiani.
D'altronde se ci pensiamo: il bambino si alza, lo accompagniamo a scuola in macchina, a scuola sta seduto, a pranzo sta seduto, dopo pranzo guarda la tv o gioca al computer, nel pomeriggio spesso vengono accompagnati ad infinite attività programmate dagli adulti come inglese, musica, teatro poi se è fortunato farà un'oretta di sport (finalmente può esprimersi !!), poi di nuovo a casa in macchina, a cena di nuovo seduto, prima di andare a letto sul divano davanti la tv ed infine sotto le coperte. Ecco che se moltiplichiamo questa giornata tipo per i giorni di vita seguenti non è difficile comprendere come ci siano così tanti bambini in sovrappeso.
E' semplice comprendere come, negli ultimi anni, il sovrappeso sia diventato uno dei problemi principali che affligge i bambini e ragazzi in età scolare. L'obesità infantile è in continuo aumento nelle popolazioni ad alto tenore socio-economico. Tale dato deve far riflettere, poiché UN GIOVANE OBESO QUASI CERTAMENTE SARÀ UN ADULTO OBESO.
E' chiaro che lo stile di vita dovrebbe essere totalmente cambiato, ma vedremo che non è così semplice come può sembrare, nel tempo si instaura un circolo vizioso (vedi schema sottostante) differente per reazione psicologica tra una famiglia di sedentari rispetto una famiglia di sportivi o comunque con un corretto stile di vita, dove naturalmente l'attività motoria è presente; la conseguenza è che dovranno essere adottati due approcci differenti. È DIFFICILE CHE UN BAMBINO ABBIA ABITUDINI DI VITA DIVERSE DA QUELLE DEGLI ALTRI COMPONENTI DELLA CASA. Un dato interessante è che se i genitori sono essi stessi in sovrappeso, l'obesità dei figli non viene spesso da loro considerata come un problema. Il bambino obeso, a causa della sua condizione, ha la tendenza ad autoescludersi dalle normali attività ludiche e motorie. Questo provoca una situazione di ipocinesia instaurandosi così un circolo vizioso di inattività: una riduzione delle capacità motorie che portano ad un altissimo grado di inattività determinano un conseguente aumento dell' obesità. Il circolo vizioso è alimentato e sorretto da cattive abitudini alimentari (merendine, patatine e snack fuori pasto) e di vita (televisione, computer, videogames ecc.).