A Progetto Primo Salto si gioca a....
Strega comanda colore, detto anche "strega tocca colore", è un gioco per bambini tradizionale. Si gioca normalmente all'aperto. La "strega" è il giocatore che "sta sotto", ovvero che dirige il gioco e ha l'obiettivo di catturare gli avversari.
La partita inizia con la strega che pronuncia la frase strega comanda color... seguita dal nome di un colore (per esempio, strega comanda color verde). A quel punto, gli altri giocatori dovranno cercare un oggetto del colore indicato e mettersi in salvo toccandolo. Compito della strega è catturare uno degli altri giocatori toccandolo prima che si sia messo in salvo. Il giocatore catturato diventa "strega" nel turno di gioco successivo.
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domenica 5 dicembre 2010
Strega comanda color.....
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lunedì 29 novembre 2010
Palla avvelenata e palla prigioniera sono lo stesso gioco?
Assolutamente no! Proviamo a fare un pò di chiarezza con le definizioni che da wikipedia di questi due giochi:
PALLA AVVELENATA
Per giocare a palla avvelenata è importante che ci sia un muro, o un albero, contro cui far sbattere la palla "avvelenata". Si inizia la partita dopo che, con una conta, si è deciso chi sarà il primo battitore. Tutti allora stanno attorno al battitore, e quando questo lancia la palla contro il muro chiamando uno dei partecipanti a caso (ad esempio "Chiamo Luca!") allora tutti si mettono a correre allontanandosi il più possibile, mentre Luca cerca di raggiungere la palla. Appena la raggiunge, Luca grida "Fermi tutti!", costringendo gli altri a diventare "statue". A quel punto, Luca può compiere tre passi verso un giocatore immobile e tentare di colpirlo (in altre versioni del gioco, i passi sono vietati). Se la "statua" viene colpita, viene eliminata, ma se questa riesce a respingere la palla con le mani la palla può essere presa da un giocatore - statua più lesto degli altri. Questo diventa il nuovo battitore e può continuare il gioco in questo modo. Se invece la "statua" presa di mira riesce a bloccare al volo la palla, è il battitore ad essere eliminato, e si riprende da chi ha afferrato la palla. Vince chi rimane ultimo.
PALLA PRIGIONIERA
I giocatori sono divisi in due squadre e si affrontano su un campo di gioco rettangolare diviso in quattro fasce di grandezza diversa, due più piccole ai confini e due più grandi al centro; in queste ultime si posizionano alternati i componenti delle due squadre a inizio partita. Si nominano due capitani, e con un sorteggio (per esempio pari o dispari) questi dovranno disputarsi il diritto di scegliere i componenti della squadra e di giocare per primi. A turno, uno dei componenti di una squadra dovrà cercare di colpire un avversario o più, lanciando una palla con le mani, senza superare con i piedi o con le braccia il confine che divide i due campi. Il tiro viene convalidato solo se il pallone non urta il terreno prima di colpire un avversario. Quando un avversario viene colpito dal pallone viene "fatto prigioniero", e si deve spostare nella fascia più piccola, dietro ai giocatori della squadra che ha messo a segno il colpo. Se un prigioniero prende la palla, può cercare di colpire direttamente gli avversari e tornare libero. Se dopo un tiro la palla viene presa al volo da un giocatore della squadra avversaria, sarà colui che ha tirato la palla ad andare nella zona prigionieri. Vince la squadra che cattura tutti gli avversari.
I giochi di Progetto Primo Salto.....
PALLA AVVELENATA

PALLA PRIGIONIERA
I giocatori sono divisi in due squadre e si affrontano su un campo di gioco rettangolare diviso in quattro fasce di grandezza diversa, due più piccole ai confini e due più grandi al centro; in queste ultime si posizionano alternati i componenti delle due squadre a inizio partita. Si nominano due capitani, e con un sorteggio (per esempio pari o dispari) questi dovranno disputarsi il diritto di scegliere i componenti della squadra e di giocare per primi. A turno, uno dei componenti di una squadra dovrà cercare di colpire un avversario o più, lanciando una palla con le mani, senza superare con i piedi o con le braccia il confine che divide i due campi. Il tiro viene convalidato solo se il pallone non urta il terreno prima di colpire un avversario. Quando un avversario viene colpito dal pallone viene "fatto prigioniero", e si deve spostare nella fascia più piccola, dietro ai giocatori della squadra che ha messo a segno il colpo. Se un prigioniero prende la palla, può cercare di colpire direttamente gli avversari e tornare libero. Se dopo un tiro la palla viene presa al volo da un giocatore della squadra avversaria, sarà colui che ha tirato la palla ad andare nella zona prigionieri. Vince la squadra che cattura tutti gli avversari.
I giochi di Progetto Primo Salto.....
giovedì 25 novembre 2010
Un, due, tre stella!

La settimana scorsa con i bambini del Progetto Primo Salto in palestra abbiamo fatto questo gioco semplice ma divertentissimo.
Requisiti: nessuno; attrezzature nessuna; condizioni: tanta voglia di divertirsi!
Da wikipedia:
Un, due, tre, stella! è un gioco da bambini tradizionale. Si gioca in gruppo.
Tutti i bambini tranne uno (quello che "sta sotto") si allineano a un'uguale distanza da un muro.
Il bambino che "sta sotto" si appoggia al muro, dando le spalle agli altri, e conta ad alta voce "uno, due, tre, stella!", per poi voltarsi di scatto.
Mentre il giocatore che sta sotto è girato, gli altri possono avvicinarsi; quando quello si volta di scatto, però, devono essere immobili.
Se il giocatore che sta sotto percepisce il movimento di un giocatore (per esempio nel caso questo non sia riuscito ad acquistare una posizione di equilibrio in tempo), quest'ultimo deve retrocedere fino al punto di partenza.
Vince il giocatore che riesce ad arrivare per primo al muro senza che il primo giocatore se ne accorga.
martedì 23 novembre 2010
Ma Giochi Senza Frontiere ve lo ricordate?
Era il 1965: lo statista francese Charles De Gaulle auspicava l'unità economica Europea ma s'impegnava anche per creare il primo gioco internazionale che unisse le nazioni coinvolte nei suoi progetti, incrementando l'amicizia fra i paesi della neonata istituzione. La formula nasce dall'esperienza italiana di Campanile sera che venne a sua volta copiata in Francia da Guy Lux con il titolo di "Intervilles", per l'allora statale TF1: delle cittadine si confrontavano giocando, in piazza. A quel punto il passo fu breve: aderirono al progetto Germania, Belgio e l'Italia e nacque "Jeux sans frontieres".
La prima edizione andò in onda nel 1965 e poi ogni estate ininterrottamente fino al 1982; dopo una sospensione di alcuni anni, il programma riprese nel 1988 e andò avanti fino al 1999. I giochi senza frontiere erano una sorta di olimpiadi dove ogni nazione partecipante era rappresentata, in ogni puntata, da una diversa città o (più spesso) cittadina che sfidava in prove molto divertenti e bizzarre le città delle altre nazioni. In quasi tutte le edizioni ciascuna puntata veniva ospitata in una delle città partecipanti alla puntata stessa; nelle ultime quattro edizioni i giochi furono disputati in un'unica sede.
Il gioco consisteva in una serie di prove che le nazioni dovevano affrontare per guadagnare punti. Nelle prove in cui le nazioni si sentivano più forti potevano giocare (in molte edizioni) il jolly, che faceva raddoppiare il punteggio totalizzato, mentre, a turno, saltavano una prova per giocare il fil rouge.
Qualche ragazzo più giovane forse non ricorderà la famosa frase “Attention… trois, deux, un…” . E la mitica coppia Pancaldi-Olivieri: Guido Pancaldi e Gennaro Olivieri, storici arbitri internazioneli dei giochi, presenti sin dalla prima edizione (nel '65), restano in carica fino agli anni ottanta, periodo in cui vengono rimpiazzati dal belga Dennis Pettiaux, presente fino all'ultima edizione.
Piscine, giochi e tanto divertimento targato EUROPA. Ben prima dell’Euro.
Esiste un sito www.giochisenzafrontiere.net dove vengono raccolte le firme ( ad oggi circa 4000) per il ritorno del format in tv.
IO MI GIOCO IL JOLLY!!!!!!!

Il gioco consisteva in una serie di prove che le nazioni dovevano affrontare per guadagnare punti. Nelle prove in cui le nazioni si sentivano più forti potevano giocare (in molte edizioni) il jolly, che faceva raddoppiare il punteggio totalizzato, mentre, a turno, saltavano una prova per giocare il fil rouge.
Qualche ragazzo più giovane forse non ricorderà la famosa frase “Attention… trois, deux, un…” . E la mitica coppia Pancaldi-Olivieri: Guido Pancaldi e Gennaro Olivieri, storici arbitri internazioneli dei giochi, presenti sin dalla prima edizione (nel '65), restano in carica fino agli anni ottanta, periodo in cui vengono rimpiazzati dal belga Dennis Pettiaux, presente fino all'ultima edizione.
Piscine, giochi e tanto divertimento targato EUROPA. Ben prima dell’Euro.
Esiste un sito www.giochisenzafrontiere.net dove vengono raccolte le firme ( ad oggi circa 4000) per il ritorno del format in tv.
IO MI GIOCO IL JOLLY!!!!!!!
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