Fonte: www.corriere.it
I bambini che trascorrono più di due ore al giorno davanti alla televisione hanno un rischio doppio di diventare asmatici. A dirlo è uno studio inglese pubblicato sulla rivista scientifica «Thorax». La responsabilità, però, non è certo della televisione in sé, bensì della vita sedentaria di cui è espressione. Ciò che viene a mancare ai bambini «teledipendenti» è il respiro profondo che si fa quando si pratica sport, dilatando i polmoni: esercizio che aiuta a prevenire l'asma.
LO STUDIO - Per arrivare alle loro conclusioni i ricercatori britannici hanno seguito oltre 3 mila bambini dalla nascita fino agli 11 anni. Ogni anno i loro genitori hanno risposto a questionari su eventuali problemi respiratori e diagnosi di asma tra i figli. I medici hanno anche tenuto conto di quante ore i bambini passassero davanti alla tv a partire dai tre anni e mezzo. Tutti i piccoli in partenza non avevano problemi respiratori , ma raggiunti gli undici anni e mezzo, il 6 per cento di loro aveva sviluppato l'asma. E quelli che guardavano la tv per più di due ore al giorno avevano quasi il doppio delle probabilità di essere nel gruppo degli asmatici, rispetto a coloro che ne guardavano di meno. Dei bambini asmatici, il 2 per cento non guardava la televisione, il 20 per cento la guardava per meno di un'ora al giorno, il 34 per cento per 1-2 ore al giorno e il 44 per cento per più di due ore al giorno.
INATTIVITÀ «FATALE» - James Paton, della University of Glasgow, coautore dello studio, ha sottolineato: «In età infantile, l'attività è fondamentale per proteggere i polmoni, perchè respirare profondamente è una ginnastica per le vie respiratorie». Così, i bambini che fanno sport fin da piccoli scongiurano asma e allergie, mentre i bambini inattivi favoriscono l'insorgenza di queste patologie.
Progetto Primo Salto in prima linea alla lotta all'asma.
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