martedì 12 aprile 2011

Beata gioventù....intervista con Alessandra Colombi

Lo sapevo....prima o poi avrei dovuto scontrarmi con il mio passato...Più o meno (facciamo più ) una quindicina di anni fa nella palestra di pallavolo del Cus Siena si allenava una ragazzina con le mani niente male. Alessandra era un tipo tosto, di grande carattere ma sempre disponibile e sorridente. Oggi dopo tanti anni la rincontro donna e giocatrice di alto livello...beh bando alla ciance...iniziamo la nostra intervista con Alessandra Colombi.

Ciao Ale presentati ai nostri lettori.

Buongiorno, sono nata a siena il 31 marzo del 1983. Pallavolisticamente nata e cresciuta al Cus Siena dall'eta' di 9 anni fino ai 19-20. Ho fatto tutte le tappe prima di arrivare in prima squadra (b1) all'eta' di 15 anni, passando dal mini, super mini volley, under 14-16-18-e prima divisione. Dopodiche' sono partita da siena per provare esperienze nuove e sono approdata a Pinerolo (TO) in b2, San Casciano b1, Cremona a2, Empoli b1, San Casciano b1, Volta mantovana a2, Chieri a2 e San Mariano (PG) b1.



Ci racconti come ti sei avvicinata alla pallavolo e in generale al mondo dello sport.

Il fatto di avvicinarmi allo sport non e' stato difficile, io sono figlia di un ex calciatore e di una ex pallavolista quindi diciamo che ho lo sport che mi scorre nel sangue.


Il ricordo più bello e quello più brutto legato allo sport da piccola e da grande.

Di ricordi belli ce ne sono a migliaia come i sorrisi, le tante amicizie fatte, il raggiungere obiettivi con le compagne di squadra....ma sicuramente i due ricordi più belli ma anche quelli più faticati sono la convocazione in nazionale pre-junior e il mio esordio in serie a! I piu' brutti sono legati agli infortuni avuti durante gli anni che ti lasciano fuori dal piano palestra per del tempo senza farti assaporare il gusto delle partite.


Che idea ti sei fatta sull'approccio all'avviamento allo sport nelle società di alto livello?

Credo sia fantastico far avvicinare i bambini a qualsiasi sport (io ovviamente posso parlare solo del mio) in generale sia una boccata d'aria pura! Ci si diverte, si impara a stare con gli altri, perché è con i tuoi compagni che riesci a raggiungere gli obiettivi. Lo sport da tantissimo sia a livello fisico che comportamentale.



Cosa diresti ai bambini che iniziano a fare sport?

Di prenderlo come gioco e divertimento, di seguire le regole che gli insegnanti danno e di essere felice di imparare sempre cose nuove!



Come da tradizione Progetto Primo Salto mette a disposizione dei nostri ospiti la nostra Lampada di Aladino...esprimi tre desideri....

Ma si avverano poi ? Allora .....il primo è smettere il più tardi possibile di giocare a pallavolo, il secondo è la speranza che lo sport abbia sempre più  valore e il terzo è che in futuro riesca a trasmettere la mia voglia e la mia passione per lo sport ad una o ad un futuro erede!



Ora che non legge più nessuno lo puoi dire, chi è stato il tuo allenatore delle giovanili preferito?

Doretti non fare il furbo!


Ciao Alessandro un grande in bocca al lupo da Progetto Primo Salto.

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