Qualche mese fa ho avuto il piacere di conoscere attraverso Facebook una grandissima persona, un'allenatrice che come me condivide la passione per i bambini, per lo sport e per la pallavolo. Parlando con lei mi sono commosso, ho riflettuto su quante cose che giornalmente diamo per scontate in un attimo possono cambiare, con che facilità certe certezze e punti fermi possono venir meno. Ma lascio che siano le sue stesse parole a darvi spunti di riflessione:
"Mi presento...sono Simonetta Bruno tecnico Fipav di 2 grado..Piacere a tutti..a chi non ho avuto modo di contattare e a chi mi permette oggi di dichiarare la nostra condizione. Se la terra trema..L'aquila vola...questi tra i numerosi motti nati dopo il sisma del 06-04-2009...ma non è così...tutto fermo...mentalmente tutto bloccato..e una mano in più per ripartire potrebbe essere lo sport..la pallavolo. Pallavolo per dimenticare che non ci sono più luoghi di ritrovo per i bambini, per i genitori e per gli anziani...e che fare?? non si sa...la grande forza di volontà che ci ha fatto ripartire subito dopo il sisma, era una dichiarata volontà di non abbandonare i nostri luoghi, i nostri punti di forza: lo sport per riuscire a continuare nella finta normalità quotidiana. Poi però, ad un certo punto,ti guardi intorno e chiudi gli occhi , per immaginare e non voler osservare la realtà..una stagione passata in una tensostruttura, con la temperatura esterna non confortevole ma quella interna ancora più bassa, L'Aquila la città più fredda d'Italia..allenamento con guanti e sciarpe,, riscaldamento non funzionante, a cui si aggiungono allagamenti costanti della palestra..oppure 50 gradi da boccheggiare a distanza..questa è la nostra realtà...ma noi siamo stati realmente fortunati...avevamo ed abbiamo ancora un punto di riferimento, una struttura a forma di palestra..ma soprattutto,abbiamo avuto tanta forza di volontà per voler oltrepassare ogni ostacolo...le palestre...ebbene si! non ci sono palestre...e ancor più grave non ci sono più bambini...bambine....è difficile...è veramente difficile...PASSIONE , la definisco io..e ringrazio anche chi vicendevolmente ha creduto in me ed in sé, e non ha mollato facendomi coraggio: Michele l'altro allenatore.. in due, siamo riusciti a farci forza e ad andare avanti...ringrazio però soprattutto la PASSIONE DELLE NOSTRE RAGAZZE e dei nostri RAGAZZI... Buoni progetti per lo stimolare lo sport nelle tendopoli, ma
nessuno di coloro che era arrivato per lavorare lasciava trasparire passione e volontà in ciò che si faceva; a pochi interessava dare una certezza ai più piccoli, che vedevano frastornati i loro genitori, insicuri, tristi e angosciati, ma comunque la loro Certezza, la loro Sicurezza, il loro Futuro..solo chi ,lavorandoci e avendo vissuto il trauma, aveva esigenza di rassicurarli ,di affievolire le loro ansie e di levigare i problemi sorridendo
nonostante scendessero le lacrime,saltando e correndo non avendo più forza nonostante non si riusciva a riposare tranquilli la notte, per le infinite scosse e anche cantando urlando a squarcia gola... Sono passate per L'Aquila infinite persone importanti..forse prima di allora nemmeno erano a conoscenza dell'esistenza di questa città, che purtroppo ora non esiste più..
Vi ringrazio tutti...Vi ringrazio per aver dato sfogo alla nostra condizione di letargo...Vi ringrazio per aver ascoltato queste poche parole scritte con lo sfogo di chi ha voglia di reagire,di chi crede alle parole che da quasi 2 anni vengono ripetute ma non messe in opera..apriamo le porte ai giovani, loro daranno sicuramente il più grande contributo alla rinascita di questa città ancora morta..."
Simonetta Bruno
unite per L'Aquila
...credo che queste parole dovrebbero far riflettere molti...chi può,o meglio, deve far qualcosa di utile x queste persone credo abbia il DOVERE di farlo,al più presto...chi non può, almeno x rispetto, provi a non lamentarsi sempre della situazione comunque assolutamente privilegiata in cui allena e fa allenare i propri atleti, che siano adulti o bambini...1abbraccio, siete davvero ammirevoli!chicco blengini
RispondiEliminaNon c'è bisogno di tante parole per commentare questa testimonianza...penso che la migliore di tutte sia semplicemente GRAZIE, ci state dando un grande esempio!!! Un abbraccio,
RispondiEliminaVeronica
Cara Simonetta,
RispondiEliminagrazie della tua testimonianza. L'evento del terremoto è stato ed è un qualcosa di così drammatico che mi sembra banale qualunque cosa io possa dire a riguardo...ma la cosa più sconcertante è ancora una volta il sipario dietro cui è stata nascosta la vostra realtà quotidiana, le difficoltà, le vostre proteste...è vergognoso che la verità venga sempre o quasi sistematicamente nascosta e che i nostri mezzi di informazione siano solo pieni di "nani, ballerine e cantanti". Questo schifo si batte solo intesificando le relazioni tra le persone vere, muovendosi, conoscendo e vivendo direttamente le cose, stando in mezzo agli altri senza fermarsi a guardare le copertine patinate.
Conosco la tua città, sono venuta spesso a giocare là, ma ci sono stata anche in vacanza e ricordo nelle vie del centro dell'Aquila alcuni dei momenti più felici della mia vita... Sarebbe bello potere fare qualcosa insieme, non so di preciso cosa...magari anche solo una partita di pallavolo o qualcosa di più...cominciamo a pensarci!
Un abbraccio
Anastasia