mercoledì 17 novembre 2010

L’emozione non ha voce ma… parla con il corpo

Nei bambini piccoli è il linguaggio del corpo che ci comunica la loro gioia, preoccupazione, tensione, il loro benessere o il loro malessere.
I ritmi frenetici della nostra vita quotidiana, gli appartamenti troppo stretti e angusti, il tempo di permanenza a scuola che spesso è troppo lungo, sono un insieme di motivi per cui i bambini hanno poche occasioni per "liberare" il corpo nel movimento e nel gioco libero. 
Il movimento, che troppo spesso sottovalutiamo, apporta benefici sia mentali che fisici, basti pensare alle interminabili ore passate dietro i banchi di scuola, seduti e composti ad ascoltare ciò che viene detto dall'insegnante, che denota quanto la mente e il pensiero siano più importanti del nostro corpo. 
L'attività fisica è un'esigenza naturale, ma è anche una necessità legata alla ricerca personale della propria identità: con il nostro corpo entriamo in relazione con gli altri e cerchiamo un "equilibrio" interiore in questa relazione. 
Con Progetto Primo Salto il corpo diventa strumento di conoscenza, di espressione e comunicazione con gli altri. 
La consapevolezza e la riflessione sulle proprie azioni costituiscono il fulcro dell'educazione psicomotoria, che si pone come scopo l'armonizzazione psicofisica del bambino attraverso la consapevolezza e il controllo dei movimenti e dei gesti.

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