giovedì 27 ottobre 2011

Il gioco elemento fondamentale per la crescita


Abbiamo più volte discusso in altri post riguardo l'insufficiente patrimonio motorio delle nuove generazioni che si affacciano all'attività sportiva infantile.

Nell'era dell'informatica, dei videogame, nell'impossibilità di praticare spazi aperti e stimolare quelle aree corticali deputate alla motricità, i nostri bambini si affacciano all'attività in palestra senza una base motoria adeguata su cui costruire le future abilità sportive. 
Correre dietro un pallone, liberare la propria esuberanza motoria, giocare e confrontarsi con i propri compagni senza costrizioni oltre ad essere attività preferite dai bambini, dovrebbero rappresentare le finalità principali di ogni corso di avviamento allo sport.
Per favorire un sano sviluppo psicomotorio, il modello di attività da proporre deve essere concepito privilegiando il gioco, il confronto e le attività di esplorazione. 
Un pallone che rotola, che rimbalza bizzarro ha da sempre catturato l'immaginazione dei bambini e rappresenta nel loro mondo un qualcosa di magico, di affascinante. 
L'esplosione di entusiasmo che osserviamo quando un gruppo di bambini gioca, rincorrendosi nella cattura del pallone nell'affannosa e mai doma lotta per arrivare alla porta, soddisfa istinti e bisogni connaturati nella specie umana. 
Partendo da questa considerazione, le attività che proponiamo ai bambini del Progetto Primo Salto hanno sempre come tema dominante il gioco.

Educazione motoria per bambini seguendo una logica

Questo post è tratto da un intervento del Prof. Maurizio Mondoni, Dottore in Scienze Motorie, pubblicato nel sito della A.n.l.i.s.m. (Associazione nazionale laureati in Scienze Motorie), che sintetizza alla perfezione la metodologia che stiamo seguendo all'interno di Progetto Primo Salto.

"Il bambino deve apprendere il gesto o il movimento vedendolo (83%), ascoltando ciò che dice l'Istruttore (13%) ed eseguirlo (1%), comunque non si può parlare di perfezionamento tecnico, fino a quando il sistema motorio non è formato, dopodiché è possibile perfezionarlo (dalla strutturazione e dalla conoscenza del proprio corpo, fino all'automatizzazione del gesto o del movimento), tenendo presente che già dalla prima fase di formazione inizia il perfezionamento.

La formazione del sistema motorio passa attraverso le seguenti tappe:
    * conoscenza del movimento;
    * osservazione del movimento;
    * percezione del movimento;
    * possesso del movimento;
    * perfezionamento del movimento (per raggiungere la "maestria").

Quest'ultima fase avviene per fasi:
    * il bambino impara ad eseguire (non economicamente) il gesto;
    * il bambino esegue il gesto economicamente;
    * il bambino esegue il gesto in modo raffinato.

Il fondamento per raggiungere una grande abilità motoria deriva dall'educazione e dallo sviluppo delle capacità motorie, che permettono al bambino di trasformare progressivamente gli schemi motori di base (correre, saltare, lanciare, ricevere, etc.) in abilità motorie specifiche (correre, cambiare di velocità, senso, direzione, mano, scivolare, palleggiare, tirare, passare).

Giocando, il bambino deve correre (forza di spinta degli arti inferiori e velocità di esecuzione), cambiare di velocità, di direzione, di senso), ma la sua non deve essere una corsa del velocista, ma deve saperla interrompere al momento giusto per eseguire un altro movimento e deve fare tutto ciò con grande tempismo e il bambino spesso non è in grado di fare tutto ciò, quindi deve essere educato in tal senso.
Deve possedere un buon controllo del proprio corpo, deve essere in equilibrio, deve essere rapido, tempista, capacità queste che devono essere educate e sviluppate al momento giusto.

In palestra l'Istruttore deve proporre tutti gli esercizi di salto, saltelli, giocare con lo spazio, con il tempo, con il proprio corpo, giocare a palleggiare, tirare, a passare e a ricevere, a correre, a saltare, sottoforma di gare, giochi, staffette, circuiti: questi sono gli obiettivi da raggiungere!.

I bambini devono apprendere giocando, non attraverso l'automatizzazione dei gesti (e relative continue correzioni).

E la mobilità articolare dove la mettiamo?
E' importante che il bambino venga messo in grado di conoscere il proprio corpo, lo spazio, il tempo, le regole, il regolamento, i compagni, gli avversari (educazione e sviluppo delle capacità senso-percettive, degli schemi motori, delle capacità ed abilità motorie).

Nei bambini di questa età bisogna sviluppare le capacità coordinative, la mobilità articolare, strutturare le capacità condizionali, rispettare le diverse fasi dell'apprendimento e non pretendere prima del tempo la perfetta esecuzione di un gesto o di un movimento.

Non si devono costruire bambini robot o automi, ma persone pensanti, creative, che possano sbagliare, che possano perfezionare in modo progressivo la loro capacità di gioco.

Da tutto ciò, si rileva che un'educazione multilaterale in età precoce favorisce l'acquisizione di tecniche sportive corrette, l'importante è non tecnicizzare troppo precocemente!"

Bambini....fabbriche di ricordi

Che cosa fanno i bambini tutto il giorno? Fabbricano ricordi. 
Dino Risi, Vorrei una ragazza, 2001

mercoledì 26 ottobre 2011

Tu vuo fa l'americano......oh yes!


Il riferimento all'intramontabile canzone di Renato Carosone è d'obbligo.


Progetto Primo Salto sbarca in America.....anzi è l'America che sbarca nella nostra palestra con l'arrivo di quattro bravissime ragazze che fino a Dicembre collaboreranno con il nostro staff di istruttori: EMILY (Nerna - Edinburgh), SARAH (Newport - News Virginia),  KIMBERLY  (West Tisbury) e GILLIAN. 

Le ragazze che frequentano l'Istituto I.E.S. Abroad Siena (Institute for the International Education of Students) avranno il compito oltre che di coadiuvare il lavoro svolto dagli allenatori, di stare tra i bambini, parlando loro e stimolandoli al dialogo in lingua inglese.

Siamo convinti che questa sia un'importante occasione di crescita per i nostri piccoli atleti, molti dei quali frequentano già corsi di inglese sia in ambito scolastico che privatamente.

domenica 23 ottobre 2011

Ciao Marco....

Quando muore un ragazzo di 24 anni ...le parole sono inutili! Questa è la vita, ma è davvero dura da accettare!
Ciao Marco....continua a sorriderci dall'alto!

giovedì 20 ottobre 2011

Cambiare i bambini....no grazie!

Se c'è qualcosa che desideriamo cambiare nel bambino, dovremmo prima esaminarlo bene e vedere se non è qualcosa che faremmo meglio a cambiare in noi stessi.

Carl Gustav Jung

mercoledì 19 ottobre 2011

Non facciamo finta di niente!!!!!

I bambini 
hanno diritto 
a muoversi 
e a giocare 
divertendosi!

Lo sancisce l’articolo 31 della Convenzione sui diritti dell’infanzia, emanata dall’O.N.U il 20 novembre 1989, sancisce il diritto al gioco e richiama tutti gli adulti ad adoperarsi perché sia soddisfatto. 

Tale convenzione, entrata in vigore il 2 settembre 1990, venne ratificata dal governo italiano il 2 maggio 1991 con la legge 176. Veniva cosi istituita la Giornata Mondiale dell’ Infanzia.

I bambini non solo hanno il diritto di giocare, ma le Amministrazioni si devono impegnare al fine di offrire opportunità uguali ed adeguate per le attività culturali, artistiche, ricreative e di svago.

lunedì 17 ottobre 2011

Noi...bambini grandi

I più felici sono coloro che vivono giorno per giorno come i bambini, portando a spasso le loro bambole che svestono e rivestono, girando con gran rispetto intorno alla dispensa dove la mamma ha rinchiuso i dolci, e quando infine riescono a ottenere quanto desiderano, lo divorano a piena bocca gridando: "Ancora!".

Johann Wolfgang Goethe, I dolori del giovane Werther, 1774

venerdì 14 ottobre 2011

Vorrei gridare la mia gioia ma.......

"La raucedine consiste nella variazione del timbro vocale, non volutamente provocata, tale da rendere il suono emesso nel parlare più stridulo e acuto (c.d. raucedine “aspra”) oppure roco (c.d. raucedine “secca”). La voce risulta, comunque, diversa dal solito, fino ad arrivare quasi all’afonia temporanea (incapacità totale di emettere suoni).".....


Preciso...ce l'ho!
.....due allenamenti.....oltre 50 bambini.....una gioia ed emozione immensa questa in sintesi la mia prima settimana di Progetto Primo Salto. Non vi nascondo che era grande la curiosità di portare in palestra bambini piccolissimi (una ventina sono nati nel 2007), di vedere come avrebbero reagito a quell'ambiente per molti di loro sconosciuto. Altrettanto intenso era il desiderio di riabbracciare i veterani che in massa hanno proseguito il cammino dello scorso anno.

Martedì quando sono arrivato alla palestra e già i primi bambini aspettavano di poter entrare, la gioia di ricominciare è stata fortissima. Dopo tante parole e tanti proclami sono tornato a fare ciò che mi piace di più...stare tra i bambini, aiutarli a superare le paure e godere della loro gioia e del loro entusiasmo.

I bambini hanno cominciato ad arrivare..... e ancora.....e ancora.....a chi si presentava abbiamo detto semplicemente: "entrate e giocate...muovetevi liberamente in palestra"...e via loro si sono lanciati nel mezzo tra palloni, palloncini, cerchi, materassi...alcuni subito..alcuni dopo un attimo di titubanza...altri lo faranno nei prossimi giorni, ma non importa perchè ognuno di loro ha bisogno del proprio tempo per ambientarsi.

Due chiacchiere con i genitori ...per far capire loro che saranno protagonisti insieme ai bambini di questa avventura. Sono davvero un bel gruppo, persone interessate, siamo fortunati!

Agnese, Anastasia, Cristina, Margherita e Bianca, giocano insieme ai bimbi mettendoli ancor più a loro agio....sono fantastiche...bravissime!

Federika, Gianni e Chiara, i nostri meravigliosi dirigenti, raccolgono le informazioni dai genitori, mentre Massimo il presidentissimo, controlla dall'arco della porta come procedono i lavori.

Ok siamo pronti....cominciamo.....nooooo!!!!!! non trovo il fischietto....per l'emozione non ricordo dove l'ho messo...mando la povera moglie di corsa a cercarlo in macchina.....e allora su la voce....si fa senza!!!!
I giochi si susseguono, i bambini ridono e scherzano...sono felici.
Il tempo vola....

Arrivano i bambini e i genitori del secondo gruppo....in palestra il rumore aumenta....e allora su ancora la voce per chiedere a tutti di fare un pò più piano....ma l'emozione di ritrovarsi è troppa....incontenibile!

Caos....si forse....ma uno splendido caos....

E allora un saluto ai piccoli e dentro i grandi (si fa per dire 2005-2006)....anche per loro un nuovo primo giorno....veterani del gioco...veterani di Primo Salto! 
E così sono trascorse due ore.......sono stanco....molto....la voce non c'è più.....

Rimettiamo la roba a posto....ci guardiamo negli occhi allenatori...dirigenti....le sensazioni sono molte, intense, forse troppo grandi per essere espresse con delle parole...quindi in palestra le urla e le risate dei bambini lasciano spazio ad un insolito silenzio. Ma gli occhi di ognuno di noi brillano di una grande gioia!

Torno verso la macchina con passo lento metto la mano in tasca per cercare le chiavi.....ops.....il fischietto!!!!

Uno sciroppo grazie......

Claudio Doretti

L'autonomia dei bambini

Pubblichiamo un interessantissimo articolo di  Sylvie Rochefort che affronta un tema che viene trattato con grande attenzione all'interno del programma di Progetto primo salto ovvero: "Il bambino e la sua autonomia".
"Si parla spesso di autonomia in quanto obiettivo di una buona educazione. Tuttavia, molti genitori si chiedono come riuscire a rendere i propri figli autonomi. Se fino ai sei anni hanno paura di essere abbandonati dai genitori, è tra i sette e i dieci anni che faranno i loro primi passi verso l’età adulta.

* Valuta le sue capacità

* Non forzarlo
* Punta sulla motivazione
* Dagli fiducia

Prima di concedere maggiore autonomia a tuo figlio, valuta la sua capacità di diventare indipendente. Affinché superi questa fase senza difficoltà, bisogna fare le seguenti considerazioni.

Valuta le sue capacità

Prima di pretendere qualcosa da tuo figlio, valuta la sua capacità di diventare autonomo. Per sapere se sarebbe in grado di andare a scuola da solo, ad esempio, comincia col chiedergli cosa ne pensa. Ci sono altri bambini che vanno da soli a scuola? Lui ne ha parlato con loro? Se la sente veramente? Se è reticente a riguardo, come giustifica il suo silenzio? Ha veramente paura o spera semplicemente che tu continui ad accompagnarlo? Forse lui la concepisce come una prova di affetto! In seguito, al di là dell’aspetto affettivo, dovresti valutare le sue capacità "pratiche". Ad esempio, ha paura degli sconosciuti? Sa attraversare la strada nel punto giusto e al momento giusto? E’ in grado di comprare il pane contando il resto? Sa telefonare da solo? E’ osservandolo nel quotidiano che saprai valutare con precisione quali sono le attività che può compiere da solo.

Non forzarlo
La cosa più importante è non forzare il bambino a fare qualcosa se veramente non se la sente o se si mostra reticente. Infatti, una nuova esperienza vissuta in modo negativo potrebbe ritardare la sua autonomia, invece di aiutarlo a crescere. Terrà a mente le sensazioni negative e non avrà più voglia di sperimentare nuove attività.

Punta sulla motivazione
Per guidare efficacemente il bambino verso l’autonomia, bisogna puntare soprattutto sui suoi desideri e sulla motivazione. Per fare nascere nel bambino il desiderio di autonomia, bisogna valorizzare ogni nuova tappa, spiegandogli i risvolti positivi (maggiore autonomia significa anche maggiore libertà). E’ necessario che sia consapevole delle nuove cose che potrebbe fare senza essere sotto la costante sorveglianza dei genitori.

Dagli fiducia
 
Se sei preoccupata per tuo figlio, lui lo sentirà, anche se fai il possibile per nasconderlo. Se sente che non lo riteni all’altezza, dubiterà anche delle sue capacità e perderà fiducia in se stesso. Risentirà dell’ansia dovuta all’idea di dovercela fare da solo.
Tra sette e dieci anni, il bambino avanza all’età della ragione e comincia una via più autonoma. Per aiutarlo, dovrai prima di tutto osservarlo e avere fiducia in lui. Evita quindi di proteggerlo in modo esagerato, altrimenti rischieresti di soffocarlo."

martedì 11 ottobre 2011

I bambini sono il nostro futuro

Il modo migliore per predire il futuro è crearlo.
Forrest C. Shaklee

Aiutiamo i nostri bambini a crearsi un futuro migliore facendoli sorridere e divertirsi!

A poche ore dall'inizio....


Vorrei rivolgere un saluto a tutti coloro che stanno per iniziare con me questa nuova avventura.
Oggi alle 18,00 presso la palestra della Scuola Elementare Peruzzi partiranno i corsi 2011-12 di Progetto Primo Salto.

Come ho ribadito in occasione della presentazione ufficiale non sarà un anno facile.
Tante sono le aspettative che questo progetto ha generato sia in ambito locale che nazionale e non è semplice gestire la pressione di proseguire un lavoro che lo scorso anno è stato di altissimo livello.

Quello che mi da grande sicurezza a poche ore dall'inizio è la possibilità di far parte di un gruppo davvero eccezionale: istruttori, collaboratori, dirigenti, genitori e bambini che hanno contribuito a creare un modo nuovo di approcciare allo sport ma ancor prima al gusto di stare insieme ponendo come priorità il gioco e il divertimento.

Saremo tanti e tanti altri si aggiungeranno nel corso di questi mesi che trascorreremo insieme: alcuni lo faranno per curiosità altri perchè vorranno aiutarci a crescere mettendo la loro esperienza a disposizione dei nostri bambini; altri ancora perchè capiranno che impegnarsi nel mondo dell'infanzia è qualcosa che fa veramente bene e che da in cambio emozioni ed energie difficili da trovare altrove.

Le nostre porte sono aperte a tutti coloro che ci vorranno venire a far visita. 

Vorrei rivolgere un appello anche a potenziali attività o enti che potrebbero sostenerci economicamente in questo nostro cammino; Primo Salto è un progetto che genera emozioni e divertimento in chi lo pratica (i bambini) e in chi vi assiste (genitori, parenti, interessati e professionisti del mondo dell’infanzia) e porta con se una forte valenza positiva di tipo sociale, che non può che riflettersi su una potenziale azienda che supporta tale progetto. Per tutti coloro che sono interessati  mi potete contattare per ulteriori informazioni al n° 366-2403039 o alla mail primosalto@gmail.com.    

Noi alle 18 siamo in palestra....e tu?

Claudio Doretti

lunedì 10 ottobre 2011

11 ottobre 2011: pronti a cominciare!

Il saggio in ogni cosa guarda al proposito, non all'esito; cominciare dipende da noi, del risultato, invece, decide la sorte e io non le riconosco il diritto di giudicarmi. 

Seneca

venerdì 7 ottobre 2011

Progetto Primo Salto va a scuola


Un nuovo traguardo per Progetto Primo Salto che intraprende un'importantissima collaborazione con la Scuola primaria "F. Tozzi" di Siena all'interno del progetto di Scuola Aperta "Polisportozzi": attività pomeridiane in orario extrascolastico che offrono ai bambini della scuola primaria e secondaria di primo grado una vasta gamma di proposte ludiche e sportive.

Cosi viene descritto il progetto nel sito ufficiale dell'Istituto:
"Alla base dell’iniziativa POLISPORTOZZI - SCUOLA APERTA c’è la consapevolezza che l’istituzione scolastica può offrire ai ragazzi del quartiere un significativo punto di aggregazione, in grado di favorire la partecipazione anche da parte di chi avrebbe difficoltà a raggiungere strutture dislocate in altre zone della città.
E’ inoltre particolarmente rilevante, in linea con i principi formativi del nostro Istituto, il riconoscimento del ruolo educativo e assolutamente non selettivo della scuola nel guidare i bambini ad esplorare ed individuare senza alcuna “pressione” le proprie attitudini e le proprie potenzialità.
L’orario delle attività, direttamente consecutivo alle lezioni scolastiche, offre anche un valido supporto alle famiglie che, a causa dell’ orario di lavoro, avrebbero difficoltà ad organizzare personalmente l’arco temporale corrispondente al “dopo-scuola”. Sempre nell’intento di offrire la massima accessibilità alle nostre iniziative, si è cercato di contenere il costo mensile dei corsi, suggerendo alle associazioni di assicurare un elevato livello qualitativo ad un prezzo al di sotto di quelli praticati in contesti extrascolastici, con agevolazioni in caso di famiglie in stato di disagio economico."

Per il 2011, sono state selezionate le attività di minibasket, minivolley, minibasebll, karate, tennistavolo e “Primosalto” per bambini delle classi prime e seconde.

L'attività si svolgerà ogni mercoledì dalle 16.45 alle 17.45 e verrà seguita in palestra da Agnese Capuano con la collaborazione di Margherita Marri.

Per ulteriori informazioni potete visitare questo link.

mercoledì 5 ottobre 2011

Nasce Progetto Primo Salto Urbino

Il 2011 segna un anno molto importante per Progetto Primo Salto. Dalla collaborazione tra lo staff di Siena e Antonio Rinaldi responsabile del Progetto di Specializzazione Giovanile "GIOCA VOLLEY TEAM" di Urbino prende vita Progetto Primo Salto Urbino. L'attività marchigiana seguirà le orme del corso che lo scorso anno a Siena ha riscosso un grandissimo consenso. Grande la soddisfazione di vedere un modello di lavoro tutto senese preso a modello da una realtà di altissimo livello sportivo (Urbino milita nella A1 femminile di Pallavolo con il marchio Chateau d'Ax Urbino).


Questo il comunicato stampa della Presentazione Ufficiale tenutasi lo scorso 28 settembre:

Mercoledì 28 Settembre - Lucrezia (PU)
E' finalmente il grande giorno, fervono i preparativi nelle ultime ore che precedono l'incontro amichevole tra due grandi formazioni del campionato di Serie A1 e A2 della Lega Pallavolo Femminile, la Chateau d'Ax Urbino (A1) e l'Esse-Ti Loreto (A2). Tanto fermento anche sugli spalti durante i minuti che precedono l'arrivo delle atlete, ma una nota colorata spicca in mezzo a tutto ciò, circa una trentina di ragazze in "maglia gialla". Cresce la curiosità, chi sono?, perchè sono vestite tutte uguali? Ebbene sì, ci sono riusciti, gli ideatori del Progetto di Specializzazione Giovanile "GIOCA VOLLEY TEAM", hanno sorpreso tutti. 
In sordina fino agli ultimi giorni prima dell'avvio ufficiale dei campionati giovanili provinciali e regionali, hanno lavorato incessantemente per realizzare qualcosa di assolutamente innovativo nella provincia Pesarese ed Urbinate. Le Atlete scendono in campo ed iniziano il classico Warm-up, scattano intanto le foto di rito, un bel colpo d'occhio non c'è che dire!! Ma ecco lo speaker che finalmente illustra a tutti i presenti lo svolgimento della ricca serata, la presentazione delle formazioni giovanili partecipanti al progetto, nato dall'unione e dalla forte volontà dei settori giovanili della Robur Tiboni Urbino e dell'APAV Calcinelli-Lucrezia, avviene al cospetto di una buone cornice di pubblico e su quel campo, dove solitamente sono loro le protagoniste, e che oggi magicamente ospita delle Regine del Parquet. 
L'emozione delle giovani atlete è tanta, ma in loro in quel momento, con le parole dei presidenti delle società cresce anche la consapevolezza che inizia per loro una grande avventura ed un grande sogno, che dovrà essere coltivato ed allevato con tutte le energie disponibili. 
Ecco il momento tra il 2° ed il 3° Set della formazione U16.....ma.....ma......chi è quella bimba di blu vestita in mezzo a quelle "spilungone gialle"???E cosa c'è disegnato su quella maglia??? Non poteva mancare in questa serata ed in contemporanea con quanto accadeva a Siena, l'ufficializzazione di un'altra importante collaborazione sportiva, che in questo caso si rivolge ai più piccini (5-6 anni), con il Progetto Primo Salto frutto del lavoro e delle idee di Claudio Doretti, Responsabile del Primo Salto Siena, in collaborazione con la Polisportiva La Verbena di Siena. Questa collaborazione completa un percorso di crescita sportiva a 360° che ha l'intento di accompagnare il percorso naturale della crescita dell'individuo coadiuvandola e supportandola sempre con il massimo della professionalità e con tutti i mezzi necessari. 
La partita va vanti, azioni spettacolari da ambo le parti, finisce anche il 3° set ed è la volta della formazione di punta del progetto, l'U18 che parteciperà al campionato regionale di serie C, immancabili le raccomandazioni dei presidenti Giancarlo Sacchi e Omicioli Alighiero, che tanto confidano in questo progetto.Il palazzetto ormai gremito saluta tra gli applausi le giovani ragazze e si gode, come nelle grandi occasioni, un tie-break emozionante che alla fine vede vittoriosa la formazione Urbinate. Si conclude così una giornata carica di emozioni e ricca di nuove proposte, che da ufficialmente il via alla Nuova Stagione pallavvolistica del neo-nato progetto GIOCA VOLLEY TEAM.

martedì 4 ottobre 2011

2012 i giochi a Londra si fanno Olimpici!

Progetto Primo Salto vi presenta Wenlock e Mandeville, le mascotte delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi di Londra 2012. Realizzati con l'acciaio avanzato della trave portante finale dell'Olympic Stadium, Wenlock e Mandeville riflettono nei loro nomi la grande tradizione dei Giochi Olimpici e Paralimpici nel Regno Unito.

Il nome di Wenlock è ispirato dal villaggio di Much Wenlock, nello Shropshire, dove si tenevano i "Giochi di Wenlock", una delle fonti di ispirazione che hanno spinto il barone Pierre de Coubertin a creare i moderni Giochi Olimpici. Il nome di Mandeville è ispirato da Stoke Mandeville, nel Buckinghamshire. 

Negli anni Quaranta, il dottor Ludwig Guttmann si recò all'ospedale di Stoke Mandeville per fondare una nuova unità spinale per la cura dei reduci affetti da lesioni al midollo spinale. Allo scopo di trovare nuovi modi per motivare i propri pazienti, il dottore li incoraggiò a svolgere attività sportive, portando così alla nascita dei "Giochi di Stoke Mandeville", ampiamente riconosciuti come uno dei precursori del moderno paralimpismo. 

MandevilleUn unico occhio e gli anelli olimpici portati come braccialetti, le due mascotte non sono particolarmente accattivanti al punto che le reazioni dell'opinione pubblica e della stampa inglese hanno portato i bookmaker a dare per probabile la loro sostituzione. Nella presentazione, il presidente del comitato olimpico, Sebastian Coe, ha spiegato che, ad ispirarle, è stata una "storia d'amore" scritta dall'autore per ragazzi Michael Morpurgo e riprodotta nel cartoon di lancio delle mascotte.