lunedì 7 marzo 2011

Io rabbrividisco!

Iniziando la settimana Progetto Primo Salto vi propone uno spunto di riflessione frutto di una notizia nella quale mi sono imbattutto in questo week end: nelle ultime settimane è schizzato in testa alle classifiche dei best seller in America un libro intitolato "Il ruggito della mamma tigre".

Amy Chua, americana di origine cinese, è professoressa di legge a Yale, e ha sollevato un vero vespaio negli Stati Uniti con la pubblicazione di questo libro di memorie (non un manuale per genitori, ripete nelle interviste) “Battle Hymn of the Tiger Mother” in cui racconta di come ha utilizzato con le sue due figlie Sophia e Lulu, che hanno oggi diciotto e quindici anni, i tradizionali metodi educativi cinesi – imporre di studiare, studiare e studiare senza distrazioni, pretendere sempre il massimo dai figli e non lesinare punizioni anche severe.


"Niente tv, niente sport e tanto studio. Educare i figli pretendendo sempre il meglio da loro."


Chua racconta di essere stata lei stessa cresciuta con severità – e tanto amore – da genitori immigrati che hanno sempre preteso il massimo da lei, facendole però sentire che credevano in lei e che erano convinti potesse eccellere.
Il mondo là fuori è duro e competitivo, insiste Chua, ed è dovere di un buon genitore assicurarsi che i figli arrivino preparati al meglio per affrontare il futuro.
Quindi niente pomeriggi a giocare da amici, niente televisione e videogiochi, niente pigiama party, ma neanche la libertà di scegliere da sole le materie extracurriculari.

Lascio a voi ogni commento! Per chi vuole leggere l'articolo del Time questo è il link

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