domenica 24 ottobre 2010

Bambini e sport di squadra?..si grazie

Prendendo a prestito parole non nostre dai più autorevoli esperti a livello nazionale, si può affermare che lo sport di squadra è un’occasione di crescita e di confronto per i bambini, una “palestra” di vita.
Lo sport infatti allena sia il fisico che la mente.
A trarne beneficio non sono dunque solo i muscoli ma la concentrazione, l’affiatamento, la capacità di analisi, la gestione dell’imprevisto.
Ecco perché tutti gli sport di squadra aiutano i bambini a crescere: sono molti i genitori che scelgono di iscrivere i propri figli ad un corso sportivo forse anche perché lo sport di squadra ha un vissuto positivo: è divertente, socializzante, stimolante.
Ma soprattutto fa bene, lo sport favorisce lo sviluppo della personalità del bambino da un punto di vista emotivo ma anche cognitivo: da anni si è dimostrato come la pratica di uno sport favorisca l’acquisizione dell’apprendimento scolastico nei bambini dei primi anni di scuola elementare.


In particolare gli sport di gruppo si rivelano particolarmente efficaci sulla formazione dei nostri ragazzi: il microcosmo della squadra è una palestra che favorisce lo sviluppo della personalità e stimola la capacità di socializzazione; il bambino impara ad accettare le regole di un gruppo, a lavorare insieme per raggiungere obiettivi comuni, ad affrontare e risolvere situazioni impreviste, a gestire i conflitti.

La relazione con gli altri e la verifica che "sbagliare si può" servirà loro per acquisire quella sicurezza in se stessi di cui hanno bisogno.
Il gioco di squadra serve anche a bambini e bambine che tendono ad essere un po' troppo sicuri di sé, che sono egocentrici e poco abituati a far proprie le sconfitte di altri: giocare in una squadra significa rispettare gli altri, non solo i più bravi, ma anche quelli meno abili; serve ad imparare che non sempre si vince, alle volte si perde.
E' questo uno dei punti deboli di tanti ragazzini, l'incapacità ad incassare una sconfitta: così abituati ad una società che del successo fa il proprio vestito, i nostri figli identificano troppo spesso nella sconfitta la figura del perdente e non vogliono in alcun modo appartenere a questa categoria.
Chi non ha mai visto al bordo di un campo bambini disperati, con le lacrime agli occhi perché la squadra ha perso una finale importante?
Abituarli alla possibilità della sconfitta è utile perché nella vita non si può sempre vincere.

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