giovedì 19 aprile 2012

Tre principi per giocare

Più volte abbiamo parlato di come Progetto Primo Salto ponga al centro dell'attività educativa dei bambini il gioco. L'attività ludica viene proposta seguendo tre semplici principi:

Ripetizione: i bambini desiderano ripetere attraverso il gioco l'azione motoria per acquisire maggiore abilità e sicurezza di esecuzione; con la ripetizione consolidano, a livello cognitivo, i gesti e i movimenti di base per il proficuo svolgimento dell'attività.

Variazione: una volta che il bambino ha appreso un gioco, non è opportuno per lui restare a lungo fermo allo stesso tipo di attività: l'allenatore deve introdurre alcune varianti che tengano conto del suo interesse e dell'obiettivo di fondo insito nel gioco.

Gradualità: se un gioco risulta difficoltoso per il bambino, perchè inadatto al suo livello di maturazione, non riesce a stimolare la sua attenzione anche se ritenuto interessante dall'allenatore. Alla stessa stregua, un gioco troppo facile, anche se bello, dopo un certo tempo scade nell'interesse dei bambini perchè poco stimolante per loro.
Risulta evidente che i giochi devono passare gradualmente attraverso una scala crescente di difficoltà allo scopo di tenere vivi l'entusiasmo, il piacere di giocare e l'impegno mentale.

"Il maggior ostacolo per il piacere del gioco è la forza dell'abitudine. Le vecchie abitudini sono comode perchè permettono di non pensare a cosa si sta facendo in quel momento" (H.Wein)

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